Per una storia del BSSP
“raccogliere, con metodo e intendimento scientifico, materiali per una compiuta storia di Siena e del suo antico Stato, col proposito di illustrarne le vicende politiche e civili, le opere letterarie ed artistiche, l´economia pubblica, il diritto, la scuola, il folklore, e, in generale, tutte le manifestazioni della civiltà e cultura senese, escluse le ricerche sui fatti odierni e sulle persone viventi”.
Il Bullettino senese di storia patria nasce nel 1894 ad opera di un gruppo di studiosi interessati a fare storia misurandosi sulla documentazione e la tradizione di Siena. Fra loro personaggi come il giurista Pietro Rossi (primo direttore), Carlo Calisse, Lodovico Zdekauer, Alessandro Lisini, Vittorio Lusini, Gaetano Milanesi, Narciso Mengozzi. La rivista si aprì presto a collaboratori che operavano su una scala ben più larga di quella cittadina: fra gli altri, Pietro Vigo, Ugo Guido Mondolfo, Cesare Paoli, Robert Davidsohn, Isidoro del Lungo. Da allora il programma scientifico del Bullettino è rimasto sostanzialmente fedele alla linea originaria, pur conformandosi nel tempo ai temi e ai metodi dettati dalla riflessione storiografica generale. Attraverso le sue pagine sono stati affrontati temi di storia politica, istituzionale, economica, culturale, artistica e sociale. Giuliano Catoni, che ne è stato direttore per un trentennio e fino al 2007, gli ha impresso un respiro scientifico internazionale, accentuando i contatti con studiosi stranieri impegnati su Siena, e l´ha aperta ai contributi dei più giovani. Attualmente il periodico viene pubblicato con cadenza annuale.